Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

venerdì 13 agosto 2010

La vita

Bella la vita, quella cosa meravigliosa che ci permette ogni giorno di scoprire qualcosa, di imparare qualcosa, di rendersi conto, però, di non aver imparato nulla e di aver scoperto solo l'acqua calda. Quando nasciamo noi siamo come questo aereo della Boing bianco ed impersonale, ma subito ci attaccano degli stickers che ci caratterizzano ci fanno appartenere ad una sfera, un ceto, una classe; poi gli anni provocano le ammaccature, gli sfregi i guasti. La nostra vita è esattamente uguale, ad un certo punto siamo caratterizzati fortemente dal nostro io che è una produzione personale delle vicende che abbiamo vissuto, della vita che abbiamo condotto e, però negarlo, del ceto sociale al quale apparteniamo. 
Questa settimana di ferragosto è stata per me molto importante e istruttiva, ho imparato moltissime cose. Per prima cosa ho constatato quanto mi manca la persona che amo quando è assente, quanto siano lunghe e insignificanti le giornate senza di lei, però ho imparato anche che i social network non sono dei sostitutivi della vita reale, che le persone che malsopportavi o ti erano assolutamente indifferenti non diventano simpatiche e centrali solamente perchè le hai aggiunte alla lista degli amici. Poi ho avuto conferma che esistono due grandi categorie di persone: i nulla (detti anche quaqquaraqua) ed i grandi ma - proprio come quell'aereo - sono categorie chiuse i nulla non possono diventare grandi e viceversa, non basta "cestinare" una moglie, non basta convincersi che aumentando la lista degli amici su facebook si aumenti la propria sfera di influenza o il proprio potere (nella eccezione buone del termine potere), non basta pensare che perchè si abita in un posto nuovo si sia diversi, noi siamo quello che siamo e non c'è via di scampo, lo saremo sempre. 
Ho imparato anche che è difficile ripartire da zero a 40 anni sonati, che anche se la parola "FINE" è stata scritta di tuo proprio pugno il tonfo verso la terra è sempre molto rumoroso, ho imparato che bisogna ponderare bene non lasciarsi sopraffare dalla convinzione di saltare la barriera del nulla ed entrare nel giardino dei grandi. Ho imparato anche che la maggior parte delle persone pensa che 10 anni di differenza sono troppi per innamorarsi e vivere assieme, che si è sempre un po' guardati come "pedofili", mentre sono pochissimi, anzi regrediscono quando si tratta di dispensare consigli o di ponderare idee e decisioni. Ho imparato che iniziare a vivere una relazione (guarda caso con 10 anni di differenza) e con gli occhi di tutti puntati addosso è terribile, ogni persona che guarda giudica, giudica lo scompenso, giudica i cambiamenti, giudica persino i cambiamenti fisici che ci inducono e questo fa vivere sempre con il peso del confronto degli EX è come vivere sempre una relazione dove gli EX sono presenti, dove gli EX sono il termine di paragone. 
Alla fine è stata una settimana ricca, ricca di cose nuove e di esperienze; e come tutte le esperienze della vita presto finiranno negli angoli della cantina della mente lasciando spazio ad altre esperienze, ma per l'intanto queste sono vive e vegete, ci accompagnano e ci fanno pensare ai mesi passati e ci fanno pensare ai mesi che passeranno, questi ultimi saranno da ponderare, da pianificare. Chi crede si affida alle mani di Dio, chi non crede nella Provvidenza Laica, ma c'è solo da sperare che le nostre azioni passate non si riperquotino sulla nostra vita futura. 
Alla fine che dobbiamo fare? Io per cominciare ho eliminato le persone che malsopportavo o che mi erano indifferenti o con le quali non avevo nulla da condividere da facebook, certo guarderò una lista vuota o comunque misera, ma questa è la mia vita reale, perchè mai quella virtuale dovrebbe essere differente? Poi se riuscirò domattina proverò a correre, giusto per provare a cancellare uno degli stickers che mi caratterizzano. Devo però dire una cosa, che alla fine, è inutile cercare di saltare la barriera del nulla, io sono così, sono quello che sono, però so per certo una cosa oggi al mio fianco c'è una persona splendida, una persona che ogni tanto mi fa pensare di averla saltata quella barriera e di questo gliene sarò sempre grato. 

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