Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 23 maggio 2011

Missione numero 27

Giovedì 9 giugno, ore 19.30
 

Missione n.27 "Gran Prix - Road Runners Club Milano"
I marziani e il Road Runners Club Milano aderiscono alla campagna "Adotta un campione"
Porteremo Federico Tarantola alle Special Olympics di Atene 2011





COME PUOI AIUTARCI?
Acquista a 5 € i LACCI ROSSI di Special Olympics
WEAR THE LACES anche tu!!! guarda quanti campioni dello sport lo hanno già fatto.





Per qualsiasi informazione e per acquistare i lacci non esitate a chiedere a me oppure andate sul sito dei "Podisti da Marte".


Chi è Federico Tarantola: un piccolo grande atleta

Chi è l'atleta che porteremo alle Special Olympics di Atene 2011. Federico ha 28 anni e abita a Mortara (PV) La sua carriera sportiva è iniziata circa 15 anni fa, quasi per caso, con un allenamento mirato d'atletica leggera. Fa parte dell’AS “Altrosport Onlus”, della quale è Presidente sua madre Antonella, una vera superwoman. Federico ha iniziato a gareggiare con Special Olympics nel 1999 con i 400m, partecipando sia ai giochi regionali che nazionali. Per lui lo sport è stato una terapia ottimale, aiutandolo a risolvere gran parte dei problemi fisici, motori, d'equilibrio, di coordinazione, relazionali e mentali di cui è affetto. Ora partecipa a due campionati regionali e nazionali all'anno (estivi con l'atletica: 800 m. piani ed i 1500, invernali con lo sci alpino: slalom gigante, speciale, discesa libera). Dal 2004 si allena a Valtournenche (AO) col supporto del Club de Sky locale. Durante tutta la sua carriera sportiva Federico ha conquistato parecchi "chili" di medaglie, di tutti i metalli. La sua "peggiore" qualificazione è stato un 5° posto nello slalom speciale dello scorso anno. La sua passione per lo sport lo porta a provare le più svariate discipline. Ogni anno partecipa anche a manifestazioni di Triathlon Unificato, dove atleta diversamente abile ed atleta partner gareggiano insieme in prove sprint (50 m nuoto, 2000/3000 m. bici, 1000 m. corsa). Oltre ad allenarsi ed a gareggiare, Federico partecipa attivamente come assistente tecnico della rieducazione equestre, aiutando i bambini delle scuole elementari e medie di Vigevano e Mortara durante i loro esercizi. Anche questo è un traguardo molto importante raggiunto: non solo l'essere bravo ed apprezzato, ma anche il sentirsi utile gli ha dato una grande spinta in avanti nell'impegno per l'autonomia. Sabato 28 maggio, a Mortara (Palazzo Cambieri, ore 14.30), avrà luogo la conferenza stampa con la quale verrà presentata la partecipazione di Federico alle Special Olympics dove parteciperanno, oltre a Federico e sua madre, il Sindaco di Mortara (dott.Roberto Robecchi) e gli orgogliosi sponsor (i marziani con il Presidente Fabrizio Cosi). Consegneremo a Federico la maglia marziana e la divisa dei Road Runners.


domenica 22 maggio 2011

Perchè corro

Molti mi chiedono perchè corro. La risposta è subito data e uso il bollettino dei "Podisti da marte" che spiega meglio delle mie parole il perchè. Questo è un periodo in cui non posso mettere le gambe nella corsa, ma posso mettere il cuore nel sostenere chi è stato meno fortunato di me.

Ancora mille e poi mille grazie a chi ci ha sostenuto.


 

Missione n.26: compiuta!!! 4000 € a Pangea Onlus con & per Paolo Zucca

E anche questa è fatta!!! La missione n.26 era dedicata a Pangea Onlus, per la quale avevamo fissato un obiettivo di raccolta di 1.500 €. Risultato? i Podisti da Marte, insieme ai genitori e gli amici di Paolo Zucca (il maratoneta marziano morto per un malore alla fine della Maratona di Milano) hanno raccolto 4000 €. Grazie a questa donazione, 10 donne indiane potranno seguire un programma di alfabetizzazione ed educazione igienico-sanitaria, più un corso professionale per avviare una propria attività. E non basta:  21 bambine disabili di Calcutta avranno un anno di scuola, comprendente tasse scolastiche, divisa, libri, quaderni, penne, il trasporto e l’accompagnamento. THANK YOU MARZIANI è il messaggio che ci arriva dall'India. E' un grande onore per noi avere portato a termine questa missione.
 
 

mercoledì 18 maggio 2011

18 aprile - 18 maggio

Oggi è il 18 maggio e non posso non pensare che esattamente un mese fa ero nella stanza della clinica Humanitas con il legamento appena ricostruito, non posso non ricordare la siringa di morfina e la sensazione di avere nel letto la gamba di un'altra persona, quella gamba, che seppur mia, non riuscivo più né a muovere, né ad alzare. Oggi è passato un mese, un mese esatto e vedo il quadricipite ed il vastomediale che rispondono alle sollecitazioni e si gonfiano tanto quanto i corrispettivi della gamba destra. Non posso che gioire guardando la mia camminata, ancora insicura, senza stampelle sapendo che la strada sarà ancora lunga, ma sapendo anche che l'obiettivo finale resta riprendere al 100% le attività sportive e correre, anche se magari solo per un km o due, il 13 agosto a Stoccolma nella mitica Midnattsalcazzo (termine coniato dalla bella e dolce Hanna). Si procede per obiettivi, per ora quello di oggi è stato raggiunto: camminare con una stampella e cammino già senza. Il prossimo sarà per il 6 giugno: camminare senza stampelle al 100%. Da domani il menisco permetterà di lavorare sui carichi e quindi inizieremo il vero potenziamento.
L'unico vero dispiacere nella giornata di oggi è vedere la mia piccola Ale stare così male e non poter far nulla per vederla stare meglio. Però passerà, spero presto, e finalmente potrò rivedere il suo sorriso.

lunedì 9 maggio 2011

Infortunio e recupero

Infortunio, una parola che mette i brividi, per qualsiasi sportivo l'infortunio è veramente visto come il diavolo in persona, il peggio che può capitare.
Per chi come me che sportivo non è e che fa tutta un'altra cosa per vivere è un parola che fino a qualche tempo fa legavo solo all'infortunio sul lavoro ed alle numerose morti che affliggono questo Paese. 
In questi giorni, però, mi vedo protagonista, come ben sapete, proprio di un infortunio, un infortunio che ha portato ad un intervento abbastanza importante che necessita di una riabilitazione lunga e faticosa.
Le gambe il giorno dell'intervento
Fino al giorno prima dell'intervento pensavo che tutto si limitasse ad andare in ospedale, farsi squartare e soffrire un po'; oggi invece so bene che oltre all'aspetto medico e fisioterapico c'è anche un aspetto psicologico indubbiamente forte. Nel mio caso mi sono trovato completamente immobilizzato, dipendente da altre persone: Ale (detta la Pat) deve fare tutto in casa e fuori, suo papà mi porta ogni giorno a fisioterapia o al controllo medico, non posso spostare oggetti perchè le mani sono impegnate, non posso fare il letto perchè non riesco a spostarmi senza stampelle, insomma, per farla breve, mi sento veramente inutile ed un peso per tutti.
Oltre a ciò c'è un altro aspetto: il recupero. Il recupero è lento, ogni giorno si fanno progressi, ma sono lentissimi. Si gioisce perchè il ginocchio si flette oppure perchè si è sgonfiato un pochino, io il secondo giorno dopo l'intervento gioivo perchè ero riuscito ad alzare la gamba di ben 1 dito dal letto.
In questi frangenti non si riesce più a capire molto bene cosa volevi prima dell'intervento e iniziano a subentrare i dubbi sul futuro, sportivo ovviamente, dubbi che portano a pensare che quella montagna non la salirai mai, o che quei maledetti 21 km non li finirai mai. Si aggiunge anche il fatto che le persone che praticano il tuo sport non si fermano, non ti aspettano, li vedi migliorare giorno dopo giorno e inizi a pensare che sarai inadeguato, un peso.

Appena dopo la sala operatoria




La morfina, amica !



















Vorrei tanto che Ale potesse correre la sua mezza maratona, la potesse correre al ritmo per cui sta lavorando e che Alessandro si aspetta da lei, vorrei vederla sorridere come quel giorno sul lago maggiore.