Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 30 agosto 2010

Un fantastico we

Oggi devo ringraziare la mia buona stella, ho passato il più bel week end della mia vita. Sono felice ed ottimista di riuscire a passarne altri. Bello ritrovare la famiglia, scoprire che i nipotini sono splendidi e che i genitori amano a prescindere. Bello sapere che tutto questo lo si deve ad una persona. Bello scoprire ogni giorno di amarla un po' di più.

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ANdrea!

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venerdì 27 agosto 2010

e via ...

Eccoci qui, nuovamente a fare una minivaligia per andare a trovare i miei genitori, fino a poco tempo fa queste visite erano praticamente dei convenevoli, si andava, si parlava del tempo, si mangiavano due cosine e poi sulla via del ritorno. Oggi non è più così, è bello visitare i propri genitori, scoprirli e riscoprirli giorno dopo giorno.

martedì 24 agosto 2010

Viaggio a Copenaghen



Anche se è passato qualche tempo è bello a volte riguardare le foto che ci ricordano, semplicemente, i bei momenti di un viaggio, io ho molte foto che ricordano molti momenti, ma oggi vi propongo una visione tutta di parte dell'ultimo viaggio a Copenaghen, città bellissima e tanto fredda nel clima quanto calorosa nell'accoglienza; sfatiamo questo mito dei paesi nordici freddi e distaccati questa città è calda ed accogliente, sicura e tranquilla.

Molte foto sono della persona che mi ha accompagnato e, come ormai sapete, è per me una persona speciale.


Avete riconosciuto il personaggio della statua? no! E' Hans Christian Andersen, scrittore di bellissime fiabe per bambini. Avete riconosciuto l'altro personaggio in posa vicino ad Hans? no! E' la mia personale fiaba, la persona che trasforma la mia casa vuota e deprimente in una reggia senza eguali, la donna che con il suo sorriso cura ogni mia malattia e ripristina sempre il mio buon umore.

Per il Leo, che coi nodi è un cannone di Navarrone







Alla conquista della città, partiamo dall'alto


In trasferta in terra Svenska


Davanti all'opera, un gorgheggio

Alla conquista dei maschi danesi




Ci sono altre foto, più belle e più "fotografiche", nessuna cartolina, ma io ho voluto raccontare un viaggio speciale con immagini di una persona speciale. Questo è stato il nostro primo viaggio assieme, la nostra prima vacanza e questo ha un valore incommensurabile per me.


Un amico ...

Questa è la catena del Monte Rosa vista dal versante svizzero, un amico amava questa montagna, quest'amico non c'è più, ma ogni volta che i miei piedi solcano il Rosa od i miei occhi si posano sulle sue cime innevate il suo ricordo è vivo in me. 
Sono sicuro che un giorno ci ritroveremo, avremo molto da dirci e finalmente potremo camminare assieme sui monti del paradiso.


Ciao Paolo!!

Alcune foto della gita

La salita è stata dura, la discesa anche, ma le soddisfazioni molte, vi giro qualche foto.








lunedì 23 agosto 2010

Gran Becca

Gli italiani lo conoscono con il nome di Cervino, per i tedeschi è Matterhorn, per i francesi Mont Cervin e chissà quanto altri nomi avrà questa montagna, ma per me resta e resterà sempre la Gran Becca.
Questa bellissima montagna ha un sacco di innamorati nel mondo, un sacco di persone che vorrebbero poggiare il loro piede sulla sua vetta.
Questo è il lato Svizzero, sicuramente il più bello ed anche il più facile da risalire verso la Cresta del Hörnli, il versante italiano, forse meno bello, è caratterizzato dalla Testa del Leone, con un percorso sicuramente più impegnativo attraverso la Cresta del Leone.
In questi giorni questa montagna ha guadagnato una nuova innamorata, una persona speciale, che, assieme a me, ha fatto questo giro sul Hörnlihütte a godersi questa splendida montagna, guardarla da vicino e sfiorarne per un attimo la sua fama e la sua gloria.




Ritorno dalla Hörnlihütte

Eccoci qui di ritorno dalla Hörnlihütte, salita faticosa ma bellissima.



Alla partenza dal lago nero, già si vede la nostra meta e già comprendiamo che non sarà la passeggiata col cane della domenica mattina.




Eccoci al primo passaggio difficile, ne seguiranno altri anche più complicati e verticali ....


Ma alla fine, anche questa volta siamo arrivati, più in basso nella vallata si vede Zermatt (meta del giorno successivo) e più sulla destra la piana del lago nero, da dove siamo partiti.

Guardiamo le indicazioni del GPS, quello sull'iPhone, e leggiamo la quota


Stanchi, ma soddisfatti, decidiamo di concederci un drink, come direbbero da queste parti, l'ho fotografato perchè resti a monito di come ho investito 11 EURO




venerdì 20 agosto 2010

Quasi partenza

Ormai i preparativi sono terminati, quasi nanna e domattina si parte.


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ANdrea!

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L'agguato

Questa è una storia brutta, come sono brutte tutte le storie che si svolgono nella invisibilità delle nebbie della bassa pianura padana, circondate dal mistero e con i suoni ovattati. Una storia di due ragazzi, anzi a dire il vero uno dei due non era più tanto ragazzo a ben guardarlo mostrava chiaramente tutti i suoi anni, i lineamenti scavati, la pancia, la pelle orami molle e consunta, insomma: un vecchio. Comunque i due partono da Milano per recarsi in un paese, quasi sconosciuto, Sologno frazione di un comune altrettanto sconosciuto Caltignaga.
i due escono dall'ufficio, proprio come se fosse una cosa normale, una cosa che fanno tutti, prendono la loro auto, si recano a casa a recuperare 2 bagagli fondamentali per i giorni successivi, se ci saranno.
Partono di buona lena, solcano le strade semideserte di una piovosa giornata di agosto, la loro meta è dormire in questo paese e il mattino dopo ripartire per una gita, tanto desiderata, in un rifugio montano nel Vallese Svizzero, la Hörnlihütte, ma non fecero i conti con una cosa.
Verso le ore 19.00 circa i due arrivano a Sologno, suonano il campanello di una villetta, dove passeranno la notte, e già sentono i primi rumori... rumori agghiaccianti, sembrano ruggiti, muggiti e bramiti, rumore di zampe, di zoccoli. Spaventati si guardano, negli occhi si legge un misto di curiosità, gioia e terrore, i due si stanno domandando che cosa sta accadendo ...
... dopo poco la vedono, è li, sul pontino che li guarda, lo sguardo assassino, il muso nero corvino.
Solo ora i due capiscono che a breve la loro tranquillità sarò presto finita e presto questo animale, questa belva, si fionderà su di loro e con un fare aggressivo cercherà di scioglierli leccandoli, poi salterà... insomma i due saranno aggrediti da un Rott-Boiler di nome Astrid, conosciuta nell'ambiente come Astrid il cane di Satana. Si salveranno? questo lo sapremo solo al prossimo racconto...



se ci sarà.

giovedì 19 agosto 2010

Cercare e trovare

Un'altra cosa che ho imparato con l'età, specie nell'ultimo anno, è che tutti noi cerchiamo, cerchiamo qualcosa che ci soddisfi, appaghi il nostro senso di potere e ci realizzi; io non sono immune da questo, anche io ho cercato e cercato, sperato di trovare, ma cercavo nella direzione sbagliata. Quanto tempo sprecato nel lavoro a cercare di salire nella scala della gerarchia, in alcuni anni addirittura a "gareggiare" con amici per superarsi negli stipendi. Tempo, denaro, impegno, rinunce, tutto per cercare di "scalare", scalare una professione chiusa, che mai mi ha pagato veramente. Nei primi anni voce troppo debole, negli ultimi troppo fuori dal coro, come se la mia professione andasse in una direzione opposta a quella dei miei colleghi. 
Poi così, come per magia, mentre mi stavo prodigando per ricollocarmi professionalmente e saggiavo con mano quanto poco ho combinato e quanto sia difficile per "quelli come me" ricollocarsi ho trovato, ma ho trovato veramente un tesoro. Un tesoro vero, unico e rarissimo, un tesoro meraviglioso, un tesoro che cambia la vita. Certo come tutti i tesori così di valore recuperarli ha un costo, anche il mio tesoro è costato e costato molto, è costato allontanarmi dalle "persone care", è costato dolore ed ho dovuto digerire parecchi bottoni amari. Oggi però quel bellissimo tesoro è seduto in fronte a me ed un sorriso durante una partita di carte non ha eguali. 
Che dire io sono fortunato, cercavo oro e trovai mirra, cercavo "potete" e professione ed ho trovato amore e dolcezza.
Oggi so che la mia professione è importante (per me ovviamente) che è necessario coltivarla e farla crescere, ma ciò che è irrinunciabile è altra cosa. Per te mia dolce Ale varrà sempre la pena di dedicarmi anima e corpo, per un tuo sorriso, bella Ale, saprò farmi in quattro.
Ti amo piccola mia ed ora che sei qui il dolore è un ricordo passato e le ferite non bruciano più.

martedì 17 agosto 2010

Addio Presidente

Foto di Repubblica



Addio Presidente.

Spesso, anzi quasi mai le mie idee - sicuramente meno importanti - erano in armonia con le sue, ma un altro pezzo della nostra Repubblica se ne è andato.

Stranitudini

Ve lo sareste mai immaginato? vi siete mai chiesti questa cosa? Io in questo periodo me la sto chiedendo spesso, mai mi sarei immaginato di condividere la mia vita con una persona diversa dalla mia ex-moglie. Ma mai e poi mai mi sarei immaginato di rivedere i miei genitori, mia mamma soprattutto chiacchierare, ridere e giocare a carte col sorriso sulle labbra ed invece è successo è successo in questo ferragosto dei miracoli, è successo in questi giorni.
Io guardavo in silenzio, osservavo la scena come uno spettatore, come un appassionato che guarda una scena a teatro e ci si immedesima, stavo guardando la mia mamma ridere e scherzare spensierata, stavo guardando mio papà chiacchierare felice e, proprio come gli spettatori di teatro, mi sono commosso. Avevo i lacrimoni di gioia ad osservare questa scena e li ho tuttora mentre ancora ci ripenso.
Ma il divertente di tutto ciò e che so benissimo chi ringraziare per questo regalo inestimabile.
Grazie amore.

lunedì 16 agosto 2010

Buon Ferragosto

So che sto scrivendo "Buon Ferragosto" il 16 di agosto e che al 16 di agosto ormai ferragosto è passato, passato con il suo solleone, la "caldazza" come si dice qui dalle mie parti, l'abbondanza di cibo, le chiacchiere...
Per me quest'anno è stato un ferragosto particolare, un ferragosto che mai è capitato in vita mia. Ho passato per la prima volta  ferragosto mangiando fino alle 3 del pomeriggio con i miei genitori, mia sorella i miei nipoti, la donna che amo e la sua famiglia. Normale, direte voi, ma per me non lo era, non lo è mai stato.
I miei ferragosti erano anonimi, privi di gioia, privi delle persone che amavo, sciatti....insomma per dirla breve, inutili.
Per anni i giorni di festa sono stati per me giorni anonimi, talmente anonimi da risultare più noiosi dei giorni di lavoro, anonimi da farmi preferire il lavoro allo stare a casa; casa, insomma, quella bellissima prigione dorata nella quale sono stato prigioniero per anni.
Questo ferragosto è stato un sogno, da quasi un annetto i rapporti con la mia famiglia sono un sogno, è bello vedere mia mamma giocare a carte e ridere di gusto, mio papà sorridere, parlare; si vede la normalità di una famiglia, riunita, una famiglia viva. Spero solo di non aver ritrovato questa via troppo tardi e spero di riuscire a godere di questo stato ancora per un po'.
Per questo vi dico, in ritardo, Buon Ferragosto, perchè solo ieri ho capito cosa significhi Ferragosto.

venerdì 13 agosto 2010

La vita

Bella la vita, quella cosa meravigliosa che ci permette ogni giorno di scoprire qualcosa, di imparare qualcosa, di rendersi conto, però, di non aver imparato nulla e di aver scoperto solo l'acqua calda. Quando nasciamo noi siamo come questo aereo della Boing bianco ed impersonale, ma subito ci attaccano degli stickers che ci caratterizzano ci fanno appartenere ad una sfera, un ceto, una classe; poi gli anni provocano le ammaccature, gli sfregi i guasti. La nostra vita è esattamente uguale, ad un certo punto siamo caratterizzati fortemente dal nostro io che è una produzione personale delle vicende che abbiamo vissuto, della vita che abbiamo condotto e, però negarlo, del ceto sociale al quale apparteniamo. 
Questa settimana di ferragosto è stata per me molto importante e istruttiva, ho imparato moltissime cose. Per prima cosa ho constatato quanto mi manca la persona che amo quando è assente, quanto siano lunghe e insignificanti le giornate senza di lei, però ho imparato anche che i social network non sono dei sostitutivi della vita reale, che le persone che malsopportavi o ti erano assolutamente indifferenti non diventano simpatiche e centrali solamente perchè le hai aggiunte alla lista degli amici. Poi ho avuto conferma che esistono due grandi categorie di persone: i nulla (detti anche quaqquaraqua) ed i grandi ma - proprio come quell'aereo - sono categorie chiuse i nulla non possono diventare grandi e viceversa, non basta "cestinare" una moglie, non basta convincersi che aumentando la lista degli amici su facebook si aumenti la propria sfera di influenza o il proprio potere (nella eccezione buone del termine potere), non basta pensare che perchè si abita in un posto nuovo si sia diversi, noi siamo quello che siamo e non c'è via di scampo, lo saremo sempre. 
Ho imparato anche che è difficile ripartire da zero a 40 anni sonati, che anche se la parola "FINE" è stata scritta di tuo proprio pugno il tonfo verso la terra è sempre molto rumoroso, ho imparato che bisogna ponderare bene non lasciarsi sopraffare dalla convinzione di saltare la barriera del nulla ed entrare nel giardino dei grandi. Ho imparato anche che la maggior parte delle persone pensa che 10 anni di differenza sono troppi per innamorarsi e vivere assieme, che si è sempre un po' guardati come "pedofili", mentre sono pochissimi, anzi regrediscono quando si tratta di dispensare consigli o di ponderare idee e decisioni. Ho imparato che iniziare a vivere una relazione (guarda caso con 10 anni di differenza) e con gli occhi di tutti puntati addosso è terribile, ogni persona che guarda giudica, giudica lo scompenso, giudica i cambiamenti, giudica persino i cambiamenti fisici che ci inducono e questo fa vivere sempre con il peso del confronto degli EX è come vivere sempre una relazione dove gli EX sono presenti, dove gli EX sono il termine di paragone. 
Alla fine è stata una settimana ricca, ricca di cose nuove e di esperienze; e come tutte le esperienze della vita presto finiranno negli angoli della cantina della mente lasciando spazio ad altre esperienze, ma per l'intanto queste sono vive e vegete, ci accompagnano e ci fanno pensare ai mesi passati e ci fanno pensare ai mesi che passeranno, questi ultimi saranno da ponderare, da pianificare. Chi crede si affida alle mani di Dio, chi non crede nella Provvidenza Laica, ma c'è solo da sperare che le nostre azioni passate non si riperquotino sulla nostra vita futura. 
Alla fine che dobbiamo fare? Io per cominciare ho eliminato le persone che malsopportavo o che mi erano indifferenti o con le quali non avevo nulla da condividere da facebook, certo guarderò una lista vuota o comunque misera, ma questa è la mia vita reale, perchè mai quella virtuale dovrebbe essere differente? Poi se riuscirò domattina proverò a correre, giusto per provare a cancellare uno degli stickers che mi caratterizzano. Devo però dire una cosa, che alla fine, è inutile cercare di saltare la barriera del nulla, io sono così, sono quello che sono, però so per certo una cosa oggi al mio fianco c'è una persona splendida, una persona che ogni tanto mi fa pensare di averla saltata quella barriera e di questo gliene sarò sempre grato. 

mercoledì 11 agosto 2010

Fly

Sabato scorso sono andato a guardare gli aerei civili che solcavano il nostro cielo, certo la mia memoria è stata subito trasportata agli anni 80 quando andai a vedere il NATO Tiger Meeting all'aeroporto militare di Cameri.
Gli aerei sono differenti, le evoluzioni anche, ma l'amore per il volo in tutti questi anni è rimasto intatto, la meraviglia della portanza che alza l'aeromobile, il sensazionale senso di "sospensione", la prima virata .... ah che meraviglia.



La pista, amica mia....eccomi



martedì 10 agosto 2010

Lettera della scrittrice albanese Elvira Dones a Berlusconi

Egregio Signor
Presidente del Consiglio,

le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola
gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha
toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava
l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha
puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese
fino in Sicilia.
Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devasta te. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede.
Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e
soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri.
E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua
professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.




Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della
società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai
madre e nonna.
Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha
distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi u n romanzo, pubblicato in Italia
con il titolo Sole bruciato.
Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei.
Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.
Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato.
E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia
sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia.
Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare
sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste
poche righe gliele dovevo.
In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente
camminare a spalle dritte e testa alta.
L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.
Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come
materiale pe r battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company,
pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi

Merid Elvira Dones

Nuova internet veloce

http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/08/10/news/google_verizon-6194023


Interessante pensare che solo pochi anni fa internet fosse una tecnologia d'elite, che il patron della Microsoft - Bill Gates - non mostrava alcun interesse per questo media, oggi siamo di fronte ad accordi tecnologici. Stiamo tutti noi vivendo una rivoluzione un metodo di condividere le informazioni completamente rivoluzionato rispetto a soli 10 anni addietro. Difficile oggi censurare il propagare della informazioni, difficile porre censure ed ancor più difficile porre controlli, tale caratteristica, al di la dei tentativi di censura posti da vari governi - tra cui il nostro, sono la meraviglia di questo strumento ma anche il suo tarlo più grande, la domanda da porsi non è come arginare l'informazione ma come garantirne la veridicità e i meccanismi di riparazione. Questi sono i grandi argomenti che ci aspettano nel futuro. La rivoluzione tecnologica è sicuramente compiuta, certo continuerà la sua evoluzione, ma ormai la diffusione di questo strumento è irreversibile, quello che dovremo "imparare a gestire" è la correttezza delle informazioni e la possibilità di tutelare i minori, bambini sempre più soli e sempre più indifesi.

The answer is:

NO!

Today is not yesterday

Rieccomi, oggi penso niente palestra, se riesco vado a recuperare l'ultimo pezzo del regalo per il mio amore.
Ieri sera serataccia poco sonno, tanta noia, l'unica nota positiva il gelato della gelateria della musica, anche se, senza l'Ale non è bu(o)no uguale, sarà il forno.
Stasera cappata a Sologno, cena con i cari ed un RottBoiler o RottLogia, nanna e domattina si rientra in questa a-mena città.

mercoledì 4 agosto 2010

Oggi.....

ero in palestra, nudo, e mi sono guardato allo specchio, ho avuto conferma della totale assenza di muscolatura umana, ciccia, pancetta da anziano, peli e barba grigia, coglioni gonfi e cadenti, ma ciò che ho scoperto è di essere donna, ho visto della cellulite alla base del culo; sono seriamente preoccupato.

martedì 3 agosto 2010

Anche i vecchi ....

Eccoci qui, tornando alla Formazza, chi avesse guardato dall'alto quei bellissimi monti nei pressi dell'Arbola e dei Sabbioni avrebbe visto una scena alquanto strana: due persone che camminavano per monti, dov'è la stranitudine direte voi? bhe che i due camminatori erano rispettivamente la leonessa della Formazza (ampiamente trattata in un altro post) ed un anziano. Nessuno sa perchè questa Leonessa porti a spasso questi vecchietti d'ospizio; si presume sia dovuto a mera carità, un modo come un altro per conquistare crediti formativi del paradiso in modo di non dover sostenere gli esami purgatoriali di settembre.
Purtroppo, il vecchio è stato fotografato, e non essendo un minore verrà pubblicato qui in queste lande oscure, desolate, isolate e buie.



Ormai distrutto dalla fatica, camminando con le babucce ed il girello, eccolo mentre cerca di zuccherare in the, ma il rigors tremors fa si che tutto lo zucchero sia finito sul tavolo



Disperato osserva fuori, pensa al domani e si chiede "Perchè?"



lunedì 2 agosto 2010

Bellissimo WE

E' bello arrivare al lunedì magari stanchi ed assonnati rendendosi conto di aver dormito poco ma con la consapevolezza di aver vissuto e vissuto alla grande, scoprire gli affetti, la famiglia "dimenticata", fare tardi a parlare con i genitori e le persone che si amano, guardare vecchie diapositive dove si vede che la "nuova" vita è simile, anzi uguale, a quella da ragazzo. Riscoprire vecchi ricordi, ridere e sorridere; guardare con un po' di invidia vecchie salite e vecchie montagne.
Piccole cose, direte voi, ma cose importantissime, di queste piccole cose ci si satura, ci accompagnano ogni giorno silenti e noi spesso ce ne dimentichiamo non ci badiamo più. A me la vita le ha portate via per molto tempo, la vita mi ha privato di queste piccole cose, ora fortunatamente me le sta ridando piano piano assieme ad amore, divertimento e mi sta facendo riprendere quella che era la mia personalità. Spero solo che tutto ciò non sia arrivato troppo tardi.