Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

domenica 25 settembre 2011

Stralugano 2011

Dopo Stoccolma abbiamo fissato come appuntamento ufficiale la Stralugano di 10 Km. Oggi finalmente la corsa. Il tutto era iniziato decisamente male: nella serata di domenica mi cade il MAC nuovo, che nonostante il suo guscio robusto rimane seriamente danneggiato, poi nove nuvole all'orizzonte per motivi personali, che non riguardano minimamente la Pat, questi pensieri mi tolgono il sonno e la notte passa con decisamente poche ore di sonno nel contasonno. Alla fine alle 5.03 AM suona la sveglia, ormai è fatta, si parte per la Svizzera, l'ordinata a precisa Svizzera. Già subito i primi preparativi ci indicano che siamo in ritardo per recuperare Rita, bene, penso, la mattina inizia con la stessa stella della sera. Recuperiamo Rita e facciamo rotta su Lugano, il TOM TOM, che il Dio della CPU lo strafulmini ci fa entrare in Svizzera da una frontiera secondaria - ancora chiusa - e ci fa prendere una strada panoramica per Mendrisio, strada tutta sui monti con tanto di cerbiatti. Amen! penso, ho comprato il TOMTOM "romantic pleasure", strada chiusa si va un po' a caso e finalmente Mendrisio e poi Lugano. Parcheggiamo senza problemi e senza problemi riusciamo ad espletare tutte le formalità, navetta, pettorali, deposito borse. Nel mentre una forte acidità di stomaco inizia ad assalirmi ed inizio a pensare che non sarà una giornata facile.
Andiamo a fare colazione, e dopo la colazione inizia a raddrizzarsi un po'. Troviamo Ylenia e il gruppo Marziano aumenta. Io sono l'anziano in mezzo alle "belle gnocche" come direbbe il nostro mitico Compa.

Finalmente la corsa inizia e mi lascio alle spalle le spighe del giorno prima, lo stomaco va bene e inizio a  correre, corro bene, la gamba va bene, il ginocchio risponde bene. Vediamo, però, purtroppo che Ylenia deve abbandonare per un forte dolore al ginocchio Sx la salutiamo. Ale decide di correre piano piano con me e così al piccolo trotto, ma costanti iniziamo la nostra 10 Km.
La corsa va bene, riesco anche a scambiare battute con Ale e questo è un buon segno, indice che, nonostante il poco allenamento riesco ancora a correre.
Questa corsa mi ha fatto pensare a due cose.
la prima è che 10 Km per molti non sono nulla, molti neppure escono di casa per correre 10 Km, oggi per me sono, invece, stati tutto. 10 Km dopo mesi di "non corsa" è stato un traguardo importante, segno di aver lavorato bene sul ginocchio, segno di esserci nonostante tutto.
La secondo è un sentimento personale, stupido e piccolo. Io nella mia vita sono stato solamente una volta a Lugano. Sono andato nel 1982 a Lugano con mio papà ad acquistare un farmaco dal nome strano: "Mustargen". Ricordo bene quella "gita", ricordavo benissimo la scacchiera sul lungo lago, la cittadina, la polenta a Chiasso; non ricordavo, invece, il nome della farmacia. Farmacia Vittoria, mi ha detto mio papà al telefono non appena l'ho chiamato dopo la corsa. Ho subito guardato il tracciato e ho visto che ci siamo passati davanti. Il Mustargen era per me, ed avrebbe segnato di lì a breve l'inizio della mia chemioterapia. Oggi posso guardare a Lugano con occhi diversi, oggi è stata una bellissima giornata, ho corso 10 Km nella città dove ricordi dolci ed amari, la bellezza di essere solo con mio papà in una gita e l'amaro del futuro che mi attendeva, si miscelavano in un mix strano, oggi il mix è più dolce e vincente, oggi ho corso a Lugano.
Ah dimenticavo ho corso il 1:09:37,4 conseguendo il 390esimo posto della categoria 10-M40. Lento, ma oggi non avrei potuto dare di più. Oggi sono felice. Oggi Ale ha corso con me e tutto questo non ha prezzo.

Grazie Ale! Grazie Podisti da Marte.





lunedì 19 settembre 2011

Missione numero 29 LILT. Compiuta

Sabato suona la sveglia, non è un sabato qualunque, è il sabato della missione marziana numero 29, la mia prima missione marziana post infortunio, ma soprattutto la prima missione marziana dopo le ferie.
Per me è una mattina "complicata", bisogna svegliarsi, passare a recuperare nel box la "pappa" per l'orso travestito da cane che ci aspetterà nella ridente località di Sologno, nonostante tutto riusciamo ad essere puntuali in piazza Castello.
Arriviamo in piazza e troviamo già una nutrita, seppur piccola, folla. Runner, amici; gli amici di tante sgambate, ma anche persone nuove mai viste. Vediamo i volontari della LILT, uomini e donne a cui bisogna togliersi il cappello, mostrare rispetto per il lavoro che compiono per sostenere, veramente, le ONLUS.
Guardando in giro la mente mi riporta subito in appuntamenti molto importanti della mia infanzia e adolescenza, la mente mi porta subito al primo giorno di scuola. L'atmosfera è molto simile, ci si guarda in giro cercando gli amici più cari, ci si saluta tutti, si parla delle vacanze e dei progetti futuri, di un nuovo anno che inizierà. Nella ricerca, ovviamente, trovo anch'io gli amici più cari, tutti mi fanno immeritatamente i complimenti per Stoccolma, mi chiedono del ginocchio e si parlotta. Sono felice, felice di essere nuovamente in pista, di poter nuovamente correre, correre con i marziani, correre per una ONLUS. Sarò sincero, e molti inorridiranno per questo, ma mi piace immensamente di più correre qui, coi miei amici durante le marzianate che durante le gare blasonate ed ufficiali. Preferisco correre qui dove conta la solidarietà ed il sorriso, che dove contano tempi e sponsor. Abbiamo conosciuto anche Federico Tarantola, che con le sue due belle medaglie ci ha fatto rivivere le emozioni di aver sostenuto Special Olympics e ci ha fatto essere fieri per la sua impresa, questa è l'impresa che va invidiata e lui è l'uomo con cui dobbiamo congratularci. Bravo Taranto Bolt !!

Trovo anche Annarita Briganti, finalmente in strada con le scarpette ed il costume da bagno sexy che, finalmente, corre. Che gioia!

Alla fine, nonostante il mio pessimismo, alla fine questi chilometri passano e passano in fretta, le mie pulsazioni salgono, ma questo è lo scotto da pagare dopo un infortunio pesante, la condizione di forma diventa pessima e nel mio caso che atleta non lo sono mai stato la condizione di forma diventa pietosa.
La sera, ovviamente, tutti ad aspettare le foto, foto di questa marea umana gialla che per un giorno invade con la sua gioia la fredda, ed anche un po' anonima Milano, presto arrivano le foto di Capasso, Rita, Dominique e tanti altri e quindi ci si ferma davanti allo schermo a guardare gli scatti, a cercarsi e a cercare gli amici.
La festa, almeno per me, è ricominciata. Sono felice.


P.S. in questa missione abbiamo anche festeggiato un matrimonio di una copia di perfetti sconosciuti ai quali faccio i miei migliori auguri, sperando che l'onda gialla resti almeno un po' nei loro ricordi .