Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

giovedì 23 settembre 2010

Autunno ...

L'estate non sta più finendo, è finita. E' stata una bella estate, piena di momenti felici e di bei ricordi. Un'estate dolce, come le dolci estati dell'infanzia quando aspettavamo un po' ansiosi l'inizio della scuola.
Ora la scuola non la ricominciamo più, ora siamo diventati grandi ed aspettiamo l'inizio di una nuova stagione. Gli americani chiamano l'autunno "fall", indica la caducità delle foglie, indica gli alberi che per un po' devono far nanna e quindi si liberano del superfluo di ciò che appena prima dava vita, le foglie, e che ora da solo fastidio.
Può essere che sia così anche la nostra vita, la nostra esistenza fino ad un attimo diamo la vita, ma l'attimo successivo diamo fastidio.
Chi lo sa? chi può saperlo.
Per ora viviamo con serenità anche questo autunno sperando di poterci raccontare, all'inizio dell'inverno, ricordi e momenti di estrema bellezza.

Ciao a tutti.

mercoledì 22 settembre 2010

Parigi vista da me, ma dagli altri ?




Quando viaggio a Parigi mi accorgo che la città è per me stupenda, unica e magica (come già detto) spesso però mi chiedo come la stessa appaia agli occhi delle altre persone che hanno la fortuna di posare i piedi sul suolo della Ville Lumière.
A volte mi chiedo come avrà trovato Parigi con la mia compagnia, se non fosse stata più bella, affascinante e magica prima.

giovedì 16 settembre 2010

e ora?

.... Bhe ora, che si fa? tornato da Parigi, ho guardato le foto - troppe! - ho cercato di capire se fossero decenti. Ah ! Parigi. Maledetta Parigi, ogni volta che solco le tue vie, i tuoi viottoli, le tue piazze; ogni volta che vedo le tue luci, i tuoi palazzi, il tuo stile - unico - resto innamorato, affascinato e porto sempre con me l'amore per la tua atmosfera, la tua aria, la tua luce e, perchè no, anche del tuo odore di piscio.

Alla fine ecco un parziale dei miei lavori parigini, maledetti anch'essi come sempre e anche stavolta la maledizione non è stata sfatata, le foto sono pessime !

http://biscottino.altervista.org

sabato 11 settembre 2010

Giorno due

Stanchissimi ma felici. Il giro di oggi mi ha portato a vedere un Parigi diversa. Molti km

venerdì 10 settembre 2010

Primo giorno

Eccoci qui nella hall dell'hotel, stanchi dopo aver macinato chilometri nella cintura urbana di Parigi e aver segnato 186 foto sulla cf della d300, ma felici felici della bellissima giornata e della possibilità che ci è stata donata di passare del tempo assieme in questa città che entrambi amiamo.

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ANdrea!

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giovedì 9 settembre 2010

Si parte

Ormai l'ufficio è salutato, i motori quasi accesi. L'attesa del decollo.

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ANdrea!

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Paris l'amour et ...

Eccoci qui nuovamente a raccontare a nessun lettore l'entusiasmo di fare una valigia per preparare un nuovo viaggio. Destinazione: Parigi !
Parigi è la città che più di ogni altra sento mia, Parigi ha segnato il mio battesimo dell'aria, per la prima volta in volo su un aereo Air France, molti, ma molti anni fa. Parigi ha segnato le mie prime esperienze professionali internazionali. Parigi con la Senna, le vie e quell'atmosfera magica.
Parigi, quante volte è stata protagonista nei libri che ho letto d'un fiato: Emile Zola, Simenon e molti altri. Ogni volta che un libro è ambientato a Parigi lo compro volentieri, più volentieri di altri ambientati in altre città.
Questo ha fatto si che il mio legame con la città sia magico, unico; Parigi l'ho adottata come mia seconda città natale.
Quindi oggi, anzi stasera, aspettando il download del IOS 4.1 per il mio iPhone 3GS guardo la valigia con i miei quattro stracci, una, inseparabile, Nikon ed un inseparabile obiettivo grandangolo, la guardo con emozione perchè questa volta mi porta nella mia seconda città natale e questa volta con una nuova compagna con la quale abbiamo scommesso la nostra felicità in questa seconda vita.
Sarà bello scoprire anche questa volta che nella valigia ci sono cose inutili e mancano cose utili ... ma anche questo è il bello del viaggiare.
A breve, spero, qualche scatto, mai sono riuscito a concretizzare scatti decenti nella Ville Lumiere, speriamo !!

venerdì 3 settembre 2010

Questo è un governo fascista, almeno nei modi

http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/03/news/denuncia_precaria-6723986/?ref=HREC1-2


Non posso dimenticare chi per metà della mia vita mi ha amato, a modo suo ma amato. Questa donna è stata precaria per anni, ha lottato, accettato di insegnare ovunque, correre e fare chilometri per una supplenza. Dopo anni è riuscita ad ottenere un posto di ruolo e diventare finalmente insegnante. Io vivevo al suo fianco e trovavo già inaccettabile dover vivere ogni giorno con la precarietà del reddito. Siamo stati fortunati, io avevo un reddito sicuro e sufficiente ed abbiamo potuto vivere la nostra vita. Conosco bene la sensazione che questi precari provano. 


Leggendo questo articolo però la mia mente corre veloce a sostenere chi, dopo 14 anni di precariato e 37 anni d'età, non ha ancora ottenuto un posto di ruolo, certo ogni persona ha la sua storia e andrebbero indagate nella singolarità e non nella collettività, ma credo che questi continui "colpi di spugna" su un argomento così delicato come la scuola, come l'istruzione dei nostri figli, la capacità culturale del nostro futuro siano inaccettabili; così come è inaccettabile la mancanza di rispetto per gli esseri umani. Perchè non accetare un incontro con i precari? questo non vuol dire dover cambiare idea, vuol dire solamente sentire le "loro" ragioni e meditare su queste. Negoziare a volte vuol dire trovare un accordo che faccia vincere entrambi le parti. In questo modo credo che forse il governo vincerà la sua battaglia, ci farà capire di essere forte (come con le manganellate di un tempo) ma ciò che si otterrà non è altro che una sconfitta complessiva. Tutti perderemo, nessuno escluso. 
Peccato !   

mercoledì 1 settembre 2010

Vita e vivere


Questi portici sono a Praga, sono dei bei portici, solidi, antichi. Tante persone sono passate da questi portici e molte persone si sono affidate a questi portici, questi portici hanno protetto da acqua e vento, ma, come tutte le cose della vita, finiscono!

La nostra vita è scomposta da molti pezzi, la vita professionale, la vita privata, la vita per gli altri e la solidarietà. Vivere è riuscire a far si che anche se alcuni pezzi sono insufficienti o vuoti, gli altri ci aiutino a continuare, a pensare che sia bello vivere, nonostante tutto.

La mia vita è stata strana, una infanzia anonima, un'adolescenza difficile per via della malattia, il raggiungimento dell'età adulta con le paure e la titubanza che una malattia pesante ha costruito. 
Per anni ho trovato nella mia vita professionale "la motivazione" di fondo per riuscire a pensare di essere importante, pensavo di aver trovato nel corso degli anni persone stupide e persone "speciali". Pensavo di sapere chi fosse speciale sul lavoro, ma poi, così, d'un tratto ci si accorge che le persone alle quali hai rilevato dettagli importanti, che hai difeso nonostante tutto, ti pugnalano, ti attaccano sul personale. Tutto ciò dispiace e credo che, come per questi portici, anche quest'ultima parte della mia vita sia destinata a concludersi nella speranza di trovare altri portici.