Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 11 luglio 2011

11 luglio 2011

TEST! questa era la parola che ha pervaso la mia giornata. Oggi, infatti, erano programmati i test di carico per verificare se il lavoro della fisioterapia stava producendo i risultati sperati.
I test consistono in tre fasi distinte: la visita, il test di soglia e il test isocinetico.
Oggi mi presento e assieme al medico si fa questa visita al ginocchio che consiste in vari arcani gesti - tra cui saltellare con due e con una gamba, camminare sui talloni e altre cose ancora - la misurazione della gamba indica che la sinistra ha preso 1,5 cm di circonferenza e la destra 1, che i polpacci sono cresciuti e i glutei ormai sembrano quelli marmorei di Pippa. Finita la visita, che constata 130 gradi di flessione, partiamo per il primo test: la soglia.
Il mio test di soglia consiste nel correre sul tapis una rampa: 3 minuti a 7 km/h, 3.5 minuti a 9 km/h, 3.5 minuti a 11 km/h e 4 minuti a 13 km/h, ad ogni incremento della soglia viene prelevata una goccia di sangue e misurata la concentrazione di acido lattico. Sono riuscito a fare 3 dei 4 step previsti arrivando per la prima volta a correre a 11 km/h sul tappeto e a farlo per più di un minuto.
Alla fine il test più duro, l'isocinetica. la macchina isocinetica è una specie si leg extension dove però la resistenza al movimento non avviene tramite dei pesi, ma tramite una forza applicata e calcolata da un computer in base alla spinta impressa dalla gamba, nel test di effettua il lavoro di resistenza e di potenza, prima sulla gamba sana e poi sulla matta.
Oggi ho fatto tutto, ho dato tutto e sono riuscito a superare i test, la forza nella gamba è sufficiente e lo scompenso con l'altra nei limiti.
Che accade ora? bhe semplice accade semplicemente che il programma varia portandomi allo step successivo che consiste nel recuperare forza in palestra ed iniziare il programma specifico per la cora sul campo in erba. Finalmente i miei piedini torneranno a correre su una superficie "vera" e non una superficie rarefatta come quella del tapis roullant. Vuol dire anche che il sogno potrebbe concretamente realizzarsi, vuol dire che inizio seriamente a pensare che potrei camminare con qualche corsetta l'intera corsa di Stoccolma del 13 agosto, la famosa MidNightSalcazzo - come l'ha chiamata la mia amica Hanna.
Questo era il sogno nascosto che covava dentro di me fin dal lontano 18 aprile, oggi il sogno inizia a fare capolino, anche se, il responso finale e totale lo avremo al prossimo test il 28 luglio.