Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 28 marzo 2011

Stramilano 2011 - 5 kilometri coi miei nipoti.

Finalmente è arrivato il giorno della Stramilano, ma il nostro week end si è svolto in questo modo: Venerdì sera, dopo una cena meravigliosa passata dai genitori di Astrid, ehm volevo dire Ale, siamo partiti con destinazione Colombaro Cortefranca in provincia di Brescia per recuperare i miei genitori, sonora dormita ed il mattino dopo ripartenza, destinazione Milano. Siamo arrivati a Milano per le 11.00 circa di Sabato, vigilia della corsa, pranzato in casa Pat ed atteso l'arrivo - con un leggero ritardo  - di mia sorella ed i bambini. Cena in pizzeria SPIB e dormita.
Arrivata domenica mattina, con un sonoro ritardo, ci presentiamo in piazza del Duomo per la partenza della 5 km. Per me il primo vero test sull'asfalto dopo la ripresa, breve visto che il 18 aprile la mia corsa si fermerà ancora, per i miei nipotini prima "gara" importante, in una città immensa relazionata al loro piccolo, piccolissimo, paese di collina.
Dopo il primo momento di stupore per loro inizia l'emozione vera, l'aspetto è proprio della gara, tanta, tantissima, gente, palloncini, musica e - purtroppo anche il sindaco. Ad un certo punto, noi eravamo molto molto indietro per via del ritardo mostruoso la gara parte. Dapprima camminiamo, gli accordi erano semplici: io, Ale e Ricky corriamo, Nick e mia sorella camminano. Non appena però le ali di folla si aprono un pochino iniziamo a correre e Nick ci segue, guardiamo mia sorella che dice semplicemente "ci vediamo all'arrivo" e così l'abbiamo lasciata li, in corso Vittorio Emanuele ad affrontare i suoi 5 km in solitaria. Noi si parte, i nipoti ci si attaccano dietro e noi guidiamo facendo il passo e "ruzzando" un po' la folla di "camminatori" distratti. In corso Venezia vediamo di sfuggita Alfredo con il figlio, ma ormai i nipoti corrono e noi dobbiamo osservare loro.
Piano piano a circa 6 min/km procediamo, ma al secondo kilometro circa Nick si stanca e così il gruppo si suddivide ancora, io e Ricky proseguiamo correndo, mentre Nick ed Ale passeggiano per recuperare le forze, con l'accordo di trovarci alla fine o di farci recuperare, ma Ricky è competitivo ed allunga fino a farmi arrivare a poco più di 4 min/km, però si iniziava a vedere la stanchezza e lo zio, saggio visti gli innumerevoli capelli bianchi sulla testa, rallenta il passo riportandolo a circa 6 min/km e così piano piano arriviamo a P.zza Castello, dove ho saputo dopo esserci un covo di Marziani che non ho visto, ma ero troppo attento a non perdere di vista mio nipote di 12 anni. Peccato solo per l'entrata all'Arena che purtroppo è avvenuta camminando e non di corsa come si converrebbe ad una "gara" podistica anche se amatoriale.
Giornata per me memorabile, dove le tante emozioni frullano ancora dentro di me. Frulla l'emozione di aver passato un week end con i miei genitori che mi hanno visto correre per 5 km (sono convinto che non ci credevano), emozione per aver corso con mio nipote Ricky che mi seguiva come se fossi un top runner, aver corso con mia sorella - tiratardi - con l'altro figlio Nick (che sinceramente è meglio caricarlo che riempirlo) e ovviamente di aver corso con Ale. Mi spiace che ci siamo dovuti dividere, ma che bello vedere Riccardo e Nicholas con le loro medaglie al collo, le hanno tenute tutto il giorno.



Poi un pranzo tutti assieme e ritorno in quel di Colombaro a riportare i miei. Giornata davvero memorabile. Sicuramente una giornata da circolino rosso sul calendario da ricordare per sempre. Poi ci sono le emozioni personali, aver retto 5 km sull'asfalto, riuscire a modulare la rullata, aver migliorato tantissimo il passo e riuscire finalmente a imporre cambi di ritmo senza distruggere le articolazioni. Bello!

Bella davvero questa Stramilano, emozionante quasi come le corse coi Marziani, che per me sono le corse più belle.
Bello vedere mio papà (77 anni) e mia mamma (73 anni) che mi aspettavano all'ingresso dell'Arena e che mi hanno baciato quando sono arrivato. Bello ritrovare Ale nel cortile con Nick. Peccato non aver incontrato la nube Marziana.
Alla prossima!!!!

martedì 22 marzo 2011

La Fortuna è cieca

La Fortuna è cieca, ma la Sfiga ci vede benissimo, oggi, infatti, sono stato abbastanza male e il mio ritorno sull'asfalto è rimandato.
Forse domani....speriamo.

lunedì 21 marzo 2011

Si torna a baciare l'asfalto

Oggi sono quelle giornate strane, iniziate male e finite peggio, quelle giornate dove la vita ti sbatte davanti agli occhi in modo impietoso le cazzate che hai fatto e capisci quanto ti sono costate. Oggi la vita mi ha sbattuto davanti agli occhi la mia EX moglie, la mia EX suocera ed il mio EX suocero, mi ha sbattuto tutto il loro astio e la loro pochezza. Fortunatamente per me sono solo ricordi, e l'unica vera bruciatura è pensare quanto tempo ho sprecato dando retta alle loro cazzate e assecondando la loro malvagità.
Oggi, però, Alessandro, il mio Personal Torturatorer Trainer, mi ha dato il via libera per tornare a baciare l'asfalto, anche se per pochi minuti ed in piena città. Insomma domani dopo 40 minuti di cardio (may be cyclette) entrerò nello spogliatoio, mi toglierò la magliettina Kalenji putrida, i pantaloncini Doymos putridi per infilarmi pantaloni Kaleji aderenti da modella e magliettina Mizuno uscirò e correrò non più di 2 km.
E' un momento importante e sono veramente emozionato, speriamo solo di non avere sorprese... a domani il seguito.

domenica 13 marzo 2011

Progressi, piccoli passi verso la ripresa

Mi è difficile scrivere dei miei piccoli passi, dei miei sforzi per ritornare a correre - sebbene per un breve periodo - delle mie paure, non per l'intervento, ma per il recupero quando nelle lontane isole del Giappone si sta consumando un tragedia di proporzioni planetarie. Però stasera ho visto una cosa che mi ha fatto comunque capire che la nostra vita, la nostra singolarità, continua, nonostante tutto, e se anche volessimo fermarla non sarebbe possibile.
Tant'è quindi che i compiti assegnati dal personal trainer un po' di risultati li stanno portando.
Oggi il mio allenamento s'è compiuto con il seguente schema:
5 minuti di riscaldamento sul tapis roullant, velocità 7 km/h
2x10 alzate in isometria
3x10 alzate ripetute con tenuta a 5 secondi in isometria
2x10 alzate laterali in isometria
Il riposo tra un esercizio e l'altro (non una serie e l'altra) è stato di un minuto di ciclette orizzontale in posizione 6 con pedalata solo con la gamba sinistra min 80rpm pedalata 4
fatto questo, ho rapito una tavoletta propriocettiva assiale e l'ho portata tra le due macchine isocinetiche: la leg extensione e la leg curl. Tali macchine però sono state solo un mezzo, una costruzione, l'uso un po' particolare.
Leg extension 2x20 ripetute a gamba alternate con tenuta isometrica di 4 secondi a fine corsa, piede a martello e mai superare il 90 gradi (il legamento non c'è), 7.5kg.
Leg curl 2x20 ripetute a gamba alternata con tenuta isometrica di 4 secondi a fine serie, mai superare i 90 gradi, 15kg.
Tra un esercizio e l'altro ed alla fine del lavoro 20 secondi di lavoro effettivo sulla tavoletta prima in senso ortogonale e poi radiale gamba sinistra (sempre per prima, visto che non sta bene) e gamba destra.
Si passa poi alla sedia 10 ripetute per 10 secondi badando al peso del corpo sui piedi ed a risalire spingendo con entrambe le gambe.
Infine, 7 minuti ci corsa sul tappeto, dovevano essere a 7 km/h, ma ho bigiato ed ho corso per quasi tutti i minuti a 9 km/h, rendendomi solo conto alla fine, dove ho rallentato, che tutto il lavoro attuale sul tappeto serve per farmi ridurre la falcata.
Poi finalmente casetta.
Qui è successa la meraviglia, ero in bagno (non pensate subito male) e ad un tratto riflessa nello specchio ho visto Alessandra, la donna che oggi ha condiviso con me il mio allenamento (dice anche di avere le gambe pesanti, ma io so che non è vero e lo dice solo per iniettarmi fiducia e forza) che si stava tagliando le unghie, ho visto il suo volto riflesso, so che non mi vedeva in quel momento era troppo concentrata sul taglio, ma io ho visto un viso bellissimo, dolce ed un viso che mi ricorda tanto una sua foto da bambina con la mano alzata che salutava. Ho visto il viso della donna che amo. Un viso che non era censurato dal sapere che io lo stessi guardando. A quella visione ho provato dentro di me pace, amore e due grossi lacrimoni mi solcarono il volto, due lacrimoni di gioia e di felicità, come quelli che stanno apparendo in questo momento mentre scrivo cercando di battere la batteria del mio mac che è sul rosso. Riflesso nello specchio ho visto il volto dolce della donna che amo, che mi rende felice ogni giorno e che con il so sorriso, ed a volte con le sue minchiate, mi fa passare la paura, l'ansia e rende la vita meravigliosa, rende la vita quella meraviglia che vale la pena di essere vissuta.
Ale! ho deciso di rubare km all'asfalto anche per te, sperando di riuscire almeno a starti dietro. TI AMO.

martedì 8 marzo 2011

Finalmente un piccolo passo avanti

Sabato e Domenica ho assistito da spettatore alle meravigliose corse marziane, dove funambolici atleti hanno compiuto atti eroici, passata un po' la depressione di solitudine e non appartenenza sono tornato a rivedere con i soliti occhi e riconfidare la mia esperienza di recupero a questo blog.
Ho fatto i compiti sabato, ho provato nuove emozioni martedì dove mi hanno fatto pedalare con una sola gamba sulla ciclette verticale ed orizzontale e camminare al contrario sul tapis roulant, ho fatto ancora allenamento, duro, dove l'imperativo è portare la gamba sinistra a lavorare come la destra anche senza il legamento crociato anteriore.
Ho sudato, faticato, alzato e scalciato in posizioni isometriche assurde, imparato movimenti laterali, sfidato il mio perenne precario senso dell'equilibrio. Ho lavorato sulla tavoletta, mi sono mortificato sulla tavoletta, ho lavoratto a terra, ho pedalato, ma alla fine un piccolo passo avanti è stato compiuto.
Oggi sono tornato aggressivo sul tappeto, anche se solo per ancora soli 5 minuti, ma ho corso e corso "veloce" (considerando l'infortunio) ho corso i miei 5 minuti (che barando un po' ho tirato a 6) a 8.5 km/h e l'ultimo minuto l'ho tirato a 9, niente dolore.
Sono felice che non ci sia stato dolore, ma ancor più felice perchè qualcosa è cambiato e ancora cambierà sulla mia falcata, oggi ho visto e sentito come i piedi poggiavano diversi sul terreno, come tutta la pianta del piede rollava facendo presa e spingendo forte, compensando gli eventuali problemi di appoggio e come il tutto sia stato più armonico e d efficace.
Ho corso poco, lo so, ma qualcosa sta cambiando, mi sento bene e potente, efficace, tonico e reattivo.
Il lavoro svolto fin'ora è stato duro, ma è solo l'inizio, l'inizio di un lungo percorso che spero mi porterà dritto a correre quell'ultima tappa della MCM, per molti miei amici marziani sarebbe talmente corta che non si cambierebbero neppure, ma per me sarebbe un risultato fantastico finirla.
Domani riposo: una bella notizia, ma giovedì si riprende con il PT. Non pensavo fosse bello vivere costantemente con le gambe indolenzite.

lunedì 7 marzo 2011

8 marzo 2011, auguri!

Domani è l'8 marzo: festa della donna, spesso questa festa è stata ridicolizzata - a volte dai comportamenti delle stesse donne - ma è una festa importante. Una festa che deve rammentarci che sesso, religione, idee politiche, razza non devono essere oggetto di discriminazione.
Cercavo una foto per augurare a tutte le donne mie amiche un ottimo 8 marzo e avevo le recentissime foto della LMHM, stavo per "lavorarvi" la foto della ragazza, di colore, che ha vinto la mezza maratona, poi sfogliando ho visto lo scatto, quasi rubato (è difficile cogliere gli hands biker, non si vedono arrivare e non si sentono, il nostro amico Antonio Capasso lo sa bene), di questa ragazza che ha tagliato il traguardo, un ragazza comune, come tante, con un handicap che non le ha impedito di essere li, di correre e tagliare la linea del traguardo e gioire felice. Questa è l'immagine che voglio regalarvi, l'immagine di chi insegue un sogno, ad ogni costo, l'immagine di chi lotta ogni giorno per essere considerato "normale" (che poi che significherà normale mi chiedo), per non essere discriminato.
Auguri amiche mie, che l'8 marzo 2011 possa essere per tutte voi un giorno speciale!

venerdì 4 marzo 2011

Progressi invisibili

Dopo aver testato il ginocchio sulla ciclette, ieri siamo passati alla fase di recupero, che dovrà essere veloce, per portarmi a correre questi benedetti 7 km per la mia tappa nella staffetta del 10/4.
Ieri c'è stata la prima passeggiata, anche se di soli 5 minuti, sul tappeto, il ginocchio reagisce "a cassetto", la paura fa il resto, ed alla fine dopo 5 minuti è sopraggiunto un leggero dolore, ma ciò è tutto nella norma.
Poi il PT ha iniziato a farmi fare la preparazione muscolare con l'obiettivo rapidissimo di recuperare l'atrofia della gamba infortunata, smaltendo il tetano (durante l'atrofia subentra una leggera tetanite), gli esercizi in isometria, che permetteranno oltre al recupero dell'atrofia, anche il potenziamento muscolare.
Gli esercizi sono veramente duri da fare anche con la gamba sana, con quella infortunata sono quasi impossibili, ma devo tenere duro e lavorare. Dopo l'isometria si passa alla tavoletta propriocettiva e stretching devastante !!
Alla fine ho tratto una conclusione, bisogna vedere l'aspetto positivo in tutte le cose della vita, l'aspetto positivo di questa è che mi viene dato la possibilità di ricominciare, correggere le mie posture errate e migliorare tecnicamente la mia falcata.
Ieri abbiamo analizzato anche la falcata prima dell'incidente e dopo l'incidente e identificato un percorso nel post operatorio per migliorarla.
Insomma, vedremo... oggi solo aerobica e un po' di addominali, domani si ricomincia con isometria.