Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

venerdì 3 settembre 2010

Questo è un governo fascista, almeno nei modi

http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/03/news/denuncia_precaria-6723986/?ref=HREC1-2


Non posso dimenticare chi per metà della mia vita mi ha amato, a modo suo ma amato. Questa donna è stata precaria per anni, ha lottato, accettato di insegnare ovunque, correre e fare chilometri per una supplenza. Dopo anni è riuscita ad ottenere un posto di ruolo e diventare finalmente insegnante. Io vivevo al suo fianco e trovavo già inaccettabile dover vivere ogni giorno con la precarietà del reddito. Siamo stati fortunati, io avevo un reddito sicuro e sufficiente ed abbiamo potuto vivere la nostra vita. Conosco bene la sensazione che questi precari provano. 


Leggendo questo articolo però la mia mente corre veloce a sostenere chi, dopo 14 anni di precariato e 37 anni d'età, non ha ancora ottenuto un posto di ruolo, certo ogni persona ha la sua storia e andrebbero indagate nella singolarità e non nella collettività, ma credo che questi continui "colpi di spugna" su un argomento così delicato come la scuola, come l'istruzione dei nostri figli, la capacità culturale del nostro futuro siano inaccettabili; così come è inaccettabile la mancanza di rispetto per gli esseri umani. Perchè non accetare un incontro con i precari? questo non vuol dire dover cambiare idea, vuol dire solamente sentire le "loro" ragioni e meditare su queste. Negoziare a volte vuol dire trovare un accordo che faccia vincere entrambi le parti. In questo modo credo che forse il governo vincerà la sua battaglia, ci farà capire di essere forte (come con le manganellate di un tempo) ma ciò che si otterrà non è altro che una sconfitta complessiva. Tutti perderemo, nessuno escluso. 
Peccato !   

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