Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

domenica 13 novembre 2011

Bello, ma ...

Oggi il mio blog, come accade ormai da tempo, non ha più molti lettori, pochi leggono e pochi scrivono. D'altro canto anch'io ho ormai poco da dire. Questo fenomeno avviene anche su facebook e probabilmente anche nella vita reale. Sono ormai subissato dagli eventi e dalle personalità. Lo fece notare anche Marinz sulla locandina della corsa di Cesano, nessuno cagò la mia foto ma tutti scrissero commenti alla foto di Ale. Lo stesso dicasi per le mie foto, mi sforzo di fare belle immagini, scatti curati per poter esprimente un minimo delle mie capacità, accorgendomi poi che la foto con "più mi piace", che ha attirato la maggiore attenzione è stata quella della mezza di Ale. Certo lei ha la capacità di stregare e di piacere alle persone, rappresenta la parte più bella, più viva e vincente. Ha sempre un bel sorriso e le persone si ricordano sempre di lei. Io invece rappresento l'esatto opposto.
Mi guardo e non mi piaccio, non ho un bel sorriso, non ho un bel fisico, sono scoppiato e le persone non si ricordano praticamente mai di me; "Marziani" che sabato mi salutavano al fianco di Ale, la domenica mi incrociano indifferenti quando lei sta correndo.
Quindi alla fine, non ho più nulla da dire, ma il brutto è che non ho più nulla da fare, non so cosa fare. Mi sarebbe piaciuto ... ma non sono riuscito (il filo conduttore della mia vita). Gli eventi non si dominano, si subiscono. Oggi ho subito un evento molto felice, ma anche personalmente molto triste.
Ora devo prendere una pausa di riflessione, importante, per scoprire se alla fine molte delle cose che sto facendo sono interessanti oppure no, se le sto facendo per me o sono solo lo specchio di una personalità ed una vita che non è mia.
Quindi le manifestazioni podistiche, chiamate anche gare, sono sospese, la mezza di Parigi è in forse e vedremo cosa porta il futuro nella mia vita. Ciò che so, è che sicuramente digerita la cosa, Ale avrà solo benefici nel correre da sola o tirata da Peppe. Ho visto oggi alla partenza, assorbita nel gruppo di corridori, veri, tanto da non accorgersi della mia presenza ed era ovvio che l'avrei raggiunta li. Ho visto oggi l'arrivo, l'abbraccio a Peppe e la sua immensa felicita per la persona che l'ha tirata in gara.  Con me al suo fianco non l'avrà, io posso accompagnarla, tenerle la borsa e vederla arrivare felice, ma questo è ciò che voglio? .
Anche il blog per un po' va in ritiro, perchè anch'esso, senza il suo titolare che lo alimenta non ha nulla da dire.
A presto, o forse a mai più, miei cari ed unici lettori. (ma 'ndo siete).

3 commenti:

  1. eh no Andrea la vita non funziona sempre così.
    Ci sono dei ruoli e ognuno deve trovare il suo... forse tu non hai ancora trovato del tutto il tuo e sei condizionato dalla tempesta emotiva degli eventi delle persone che ti circandano. E' giusto fermarsi ogni tanto per riprendere le energie e fare il punto della situazione ma questo non vuol dire abbandonare quello che piace fare.

    Ale sicuramente è atleticamente più forte di te (e anche di me) ma la sua forza non deve assorbire le tue forze... tu non riuscirai ad accompagnarla nella velocità di una mezza ma con il tuo sostegno lei raggiungerà gli obiettivi che si prefissa ... invece tu dovresti cogliere da lei la forza per raggiungere i tuoi obiettivi... tornare a correre i 10k in sotto l'ora - ah no forse questo è il mio obiettivo :oP

    Penso che la corsa sia principalmente una sfida con se stessi e quindi senza "guardare" troppo intorno... certo le "lepri" ci saranno ma se si riesce a "fare il tempo" da soli la soddisfazione sarà maggiore :o)

    Quindi riposati e pensa, ma non troppo che fa male, e ci si vede presto in giro

    Firmato un giocatore di basket (non troppo forte) prestato al podismo :o)

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  2. Marino, abbiamo detto la stessa cosa, correre la mezza è un mio obiettivo? Non lo so, correre è un mio obbiettivo? Non lo so. Quindi una pausa e una ricerca va sicuramente meglio.
    Io però non sono il papà di Ale e non posso pensare di passare le mie domeniche ad aspettarla al traguardo e gioire di una gioia che - obbligatoriamente - non può condividere con me. Vedremo ... Ho imparato che la vita regala ogni giorno cose inattese e che quando sembra averti rubato tutto di colpo ed esplosivamente te lo restituisce sotto altre forme.

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  3. Ciao Andrea,
    il punto da chiarire è proprio questo? Ti piace correre? Ne hai voglia? Hai voglia di impegnarti a raggiungere obiettivi che sembrano irraggiungibili? Hai la passione per questo sport al punto di fare grossi sacrifici?
    Fai chiarezza con te stesso e poi prendi le tue decisioni, solo così proverai belle emozioni!
    Non giardare Ale e la sua bravura, tu anche se non corri veloce come lei puoi provare le stesse emozioni e le stesse gioie.
    Donny

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