Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

domenica 12 giugno 2011

Missione numero 27

Eccoci qui, ormai a qualche giorno dalla missione numero 27 caratterizzata da delle splendide stringhe rosse andate a ruba e dalla solita (anche se non ci si abitua mai) solidarietà e beneficenza.

Anche per questa missione io sono rimasto appiedato, appoggiato e seduto sul bordo, ipotetico, della fontana di piazza Castello.
Le mie condizioni generali non mi permettono ancora di correre sull'asfalto e per così tanti chilometri e - purtroppo - non me lo permetteranno ancora per tanto tempo.
Però è sempre bello rivedere e salutare gli amici a partire dal capitano Cosi (stesso nome di un caffè della Nespresso, chissà perchè ...), passando dallo scatenato, la magica e unica Laura, Hanna - la grande Hanna alla quale "il Dio dei piccoli pirla" ha dato simpatia, un sorriso strepitoso ed una forza "marziana" - lo Scatenato, Rita, Donata, Macis, Marino e tanti tanti altri comprese persone nuove e persone mai viste.
Tanti baci, tanti abbracci, fiorellini e cotillons poi la truppa dei runner's parte per il suo giro, i passaggi in centro, le batterie dei 100 metri, la sfilata a palazzo Marino (anche se ormai ha perso un po' il senso che aveva prima), il giro in Palazzo Reale e la Metro, insomma, le solite cose, il solito divertimento. 
C'è solo una differenza rispetto a quando ci sei, è che tutto ciò lo immagini e non lo vivi. Lo vivi di riflesso, lo vivi sui tuoi amici, ma non lo vivi su di te e lo capisci subito quando li vedi rientrare. Quando le persone rientrano da una corsa alla quale tu non puoi partecipare ti accorgi immediatamente che diventi un marziano, non nel senso di correre con i podisti da Marte, ma di essere di un altro pianeta, di non appartenere più a quelle persone che parlano di tutto ciò che tu non vivi, sei estraneo, isolato.
Ora la visita di venerdì ha dato i risultati sperati e le prospettive sono ottime, ottime per tornare a muovere i primi passi di corsa, riabilitare questa maledetta gamba a fare tutto ciò che deve fare: salire per le montagne, correre, reggere il peso di una moto, sciare, giocare a squash (male) o a tennis (peggio).
Ogni giorno è diverso, le sensazioni di ogni giorno sono differenti da quelle del giorno prima, l'unica soddisfazione, anche se un po' da genitore, è vedere Ale correre sempre più veloce e aumentare ogni giorno il suo livello aerobico. Io invece avrò tanto da recuperare, per iniziare la ciccia che si è depositata come ad un vecchio orso, poi il fiato che è sceso, poi il livello aerobico da recuperare e l'età con cui fare i conti. 
Io ho un sogno!

1 commento:

  1. Grande Biscottino... vedrai che presto tornerai tra noi e potrai indossare cappellino e sciarpa di lana in pieno giugno :)

    A presto
    Marinz

    RispondiElimina