Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 20 giugno 2011

Che bel week end

Nel week end sono andato a trovare i miei genitori, in Franciacorta, è stato bello come sempre ho passato un bellissimo week end con le persone che amo, ho visto mia sorella i suoi bambini ed ho lasciato dietro alle spalle per 2 giorni i problemi, il recupero il lavoro di merda, etc etc.

Però questi due giorni mi hanno insegnato alcune differenze tra le professioni, io lavoro nell'informatica sapendo bene quello che vorrei fare e non potendolo fare, aiuto le persone a mettersi in collegamento tra loro, a reperire informazioni ad accedere a siti a comprare oggetti. Io sposto i bit, prendo delle informazioni RAW, qualunque cosa ci sia dentro, e le sposto da un punto ad un altro del continente, mia sorella, invece, molto più semplicemente fa il medico. Già si vede la differenza, io devo sempre spiegare cosa faccio mentre a mia sorella basta dire MEDICO. Poi sabato siamo andati a pranzo, invitati dal proprietario del ristorante, in quanto mia sorella ed i suoi colleghi tempo fa avevano curato ed operato la loro nipotina. Ho visto la luce quando ne parlavano, ho visto la commozione nei ricordi, felici di quei giorni di paura. Ho capito ora che sono troppo vecchio cosa è davvero necessario e bello. Ho capito la grande differenza tra le professioni, mia sorella aiuta le persone e le persone sono felici, io non aiuto nessuno. E' stato bello vedere la bella bimba bionda zompettare felice per il ristorante, mostrarci tutti i suoi giocattoli e osservare i genitori mentre la guardavano affascinati. Mi sono commosso ed ho invidiato mia sorella che ne è stata l'artefice.

3 commenti:

  1. Noi aiutiamo le persone in altro modo... una corsettina ogni tanto, convincere i colleghi a comprare stringhe o a donare monetine... anche questo è aiutare gli altri senza sapere chi andremo ad aiutare ma di questo non possiamo che esserne felici :)

    RispondiElimina
  2. Certo Marino, ci mancherebbe, proprio oggi parlavo con un infortunato al centro il quale mi ha guardato dapprima come un marziano e poi mi ha detto che tutto ciò che facciamo è molto nobile e di questo ne sono fiero, forse l'unica cosa che ho fatto che mi rende fiero, e lo devo a dei marziani come te. Io però ne facevo proprio un discorso legato alla professione alla possibilità meravigliosa di legare il "dovere" professionale con la possibilità di aiutare il prossimo. Purtroppo non tutte le storie in ospedale hanno un lieto fine.

    RispondiElimina
  3. Capisco molto bene quello che provi. Anch'io ho vissuto un disagio simile. Non potendo cambiare radicalmente lavoro (dopo tutto mi permette di vivere dignitosamente e di mantenere la famiglia) ho risolto il problema cominciando a fare volontariato attivo. Ora - dopo tre anni - la Croce Rossa è parte integrante della mia vita (e di quella di mia moglie) la completa e la rende utile anche agli altri.

    RispondiElimina