Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

lunedì 16 gennaio 2012

Libera la mente, lascia che le emozioni regolino la tua vita

Ero emozionato, come non accadeva da piccino, quando dovevo uscire per salire sui monti od andare a sciare. Ricordo che spesso, da piccolo, mi svegliavo durante la notte e senza fare rumore mi giravo e trattenevo il fiato per capire se stesse piovendo o nevicando; le due cose si annunciavano nel modo opposto, silenzio per la neve, crepitio per la pioggia. Come in quel periodo non stavo nella pelle pensando che avemmo dovuto correre la più importante, la più bella e anche la più difficile missione marziana. Erano sentimenti che da molto tempo non albergavano più nel mio cuore, che mi hanno riportato bambino. Ho scoperto, felicemente, in questi ultimi anni di vita che perché si possa godere della gioia della vita bisogna liberare la mente per fare in modo che si possa passare dal "mi piace" al fare, il passo è breve, brevissimo, basta solo liberarsi un po' della ruggine che ci circonda e, soprattutto, ridiventare bambini. Quando Fabrizio ha chiesto se ci fossero persone disposte a "pasturare" i 500 partecipanti di questa missione io ed Ale non abbiamo esitato un secondo, abbiamo lasciato che l'emozione di correre con gli amici per una buona causa regolasse una nostra domenica di vita. Poco importa se avessi male ad un polpaccio, per via della sessione intensa di skip, o se fossi stato stanco morto per via della sessione di shopping, vicino a Pavia secondo Facebook ma in P.zza Duomo a Milano secondo la vita vera. Ho deciso volontariamente di alzarmi alle 6.13 del mattino, con quattro gradi sotto allo zero, andare a gonfiare dei palloncini con l'elio e legarli alle transenne.
Che bello quando le emozioni ci guidano ancora, quando sorridiamo vedendo un fiume rosso che invade le strade del centro di Milano e quando urliamo, ci sbracciamo e "giochiamo", proprio come facevamo da piccoli, per costruire un numero umano, ma cosa dico umano, direi due volte umano: umano perché fatto di uomini ed umano perché serve per aiutare altri umani.



4 5 5 0 2 Lo abbiamo urlato per una intera domenica, è divenuto un numero, ma pensiamo a questo numero ed al suo intenso significato. 45502 è come "Mi piace" resta un numero asettico se non facciamo un passo in più, comporlo. Ma cosa accade quando coi nostri telefonini personali abbiamo composto 45502, abbiamo donato ad un bambino un sorriso. Che ne dite, sono spesi meglio 2 EU per un sorriso oppure per un cappuccino al Bar? io non ho dubbi per un sorriso.
Fino a qui la cronaca di una normale domenica speciale, fatta di corsa, di offerte, di solidarietà, ma cosa delle foto che ci mostrano il fiume umano rosso? bellissime! Forse questa domenica è un miracolo che non si ripeterà (io spero di no), forse alla prossima ci ritroviamo solo tra di noi (non credo) ma comunque il miracolo è avvenuto e questo è quello che conta. E' come il primo passo da bambini una volta fatto non se lo si scorda più e passo dopo passo c'è chi arriva a salire su un 4000, chi su un 8000 e chi a correre una maratona.
Nel mio piccolo avevo invitato qualche amico, molti non sono potuti venire, chi aveva impegni, chi era in Oman (beata lei!!) e chi semplicemente non ne aveva voglia. Alcuni sono venuti e il mio cuore si è riempito di gioia a vederli apparire piano piano, cercarmi con lo sguardo e rivederli felici alla fine di questa splendida missione.
Ci vuole amore per svegliarsi al mattino, con il gelo e venire in centro a Milano per correre una manifestazione per solidarietà.
Un grazie speciale ai miei amici che hanno colto il mio invito.


Grazie Simona, Linda, Silvia, Max, Elisabetta, Lorenzino e Stefano! grazie di aver raccolto il mio invito e aver contribuito, con il vostro cuore grande, alla riuscita di questa missione per Theodora, spero di rivedervi ancora, felici e di corsa.


La città era in festa, ma Milano è sempre Milano e quindi non può certo godersi un giorno di festa senza rovinarla e così la piccola macchia triste nella gioia di questa giornata, pochi giorni prima nella città è stato commesso un crimine efferato, un nostro amico vigile ha perso la vita durante il lavoro, si chiamava Niccolò Savarino ed in sua memoria abbiamo corso vistati a lutto. Personalmente una morte inutile quanto stupida ancora più stupida delle morti quotidiane sul lavoro. A lui è andato il nostro pensiero, anche in una giornata di gioia come questa.


Per quanto mi riguarda non ero altro che un piccolo puntino rosso, obeso, che cercava di dare quanto poteva per far riuscire questo bellissimo carosello, ma oggi sono un puntino rosso obeso più felice di ieri, contento di aver contribuito.









1 commento:

  1. Andrea hai proprio ragione:
    "Ci vuole amore per svegliarsi al mattino, con il gelo e venire in centro a Milano per correre una manifestazione per solidarietà"
    e noi dobbiamo essere fieri di averlo dentro di noi questo amore! Fare qualcosa per gli altri è un gesto che pochi considerano ma che ha un valore immenso. Poco importa se fa freddo, poco importa se si ha le gambe a pezzi, poco importa se i meno sensibili ci prendono per pazzi. Conta solo ed esclusivamente la voglia di esserci per regalaare sorrisi!

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