Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

sabato 17 dicembre 2011

Nidondolo

Che giornata oggi, giornata dalle forti emozioni. Questa giornata è iniziata, purtroppo, con la notizia butta della morte di un mio amico nella notte, proprio ricoverato da novembre in quell'ospedale che mi avrebbe visto presente per una bellissima evenienza poche ore dopo. Celestino, nella notte ci ha lasciato, ci vedevamo poco ultimamente, ma abbiamo condiviso per anni lo spazio angusto e stretto dello stesso piccolo ufficio fumoso di un anonimo palazzo di Telecom Italia. Che dire, la vita è così, terribile, ingiusta, senza pietà, ma bisogna accettare senza riserve il fatto che due sono gli eventi sicuri di una vita: la nascita e la morte.
La giornata però alla fine s'è indirizzata correttamente, la barca ha virato ed il vento, in poppa, ha finalmente gonfiato lo spinnaker della felicità e la gioia s'è impossessata di noi.
Eccoci finalmente, con gli amici, con i cari amici che condividono le mie gioie, ed a volte ascoltano i miei dolori, nella piazza del Niguarda, l'ospedale che ha ospitato Celestino per un po', dove abbiamo donato una meraviglia: un nidondolo o meglio un nidondolino. Fino a ieri non sapevo neppure che cosa fosse, ma anzi non ne conoscevo neppure l'esistenza. Così l'ho visto entrare, piccolo, semplice e colorato. Accattivante con i suoi colori sgargianti, proprio come un podista o meglio un runner, che con i colori sgargianti cerca di accattivare l'attenzione dei passanti. Eccolo il nidondolo: bello! 
Ho imparato anche che il nidondolo aiuta psicologicamente il piccolo malato dove può giocare autonomo e rafforzare il suo io. 
Oggi mi hanno insegnato che spesso ci fermiamo a vedere la superficie della disabilità, non andiamo in profondità. Oggi ho imparato che disabilità vuol dire, non solo, sofferenza fisica, ma anche psicologica e che gli aiuti ad accettare la disabilità devono essere erogati sotto tutti questi aspetti.
Il personale del reparto di unità spinale ci ha donato un pranzo - buonissimo - ma immeritato, perché noi, alla fine, facciamo, nel pieno della nostra normalità, azioni che ci divertono e che siamo ben felici di farle. 
I mille grazie ricevuti oggi mi hanno convinto che ad ogni missione siamo un pochino migliori di quanto lo fossimo prima e che un piccolo tassello di bontà e conoscenza si impadronisce di noi e non ci lascerà più per tutta la vita.
Accidenti! che strano, sono qui a dire ancora grazie a questo gruppo stupendo di persone, ma mi rendo anche conto che nella missione, così come nella posa, i veri protagonisti non siamo noi "Podisti da Marte", ma sono le persone che aiutiamo.
Quanto vale un sorriso? 
Un sorriso non ha prezzo, beh oggi per quanto mi riguarda vorrei regalare questi sorrisi al mio amico Celestino. 

1 commento:

  1. Gente che va e gente che viene. Nelle ultime 24 ore ci hanno lasciato Celestino, Christopher Hitchens e Cesaria Evora. Il nostro Nidondolo recupera un po' del margine, ma il bene che si cerca di fare non colma mai quello che sparisce. C'è tanto lavoro da fare, un'altra giornata è passata, per fortuna non invano. Grazie biscottino

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