Biscottino è il nome che mi sono dato da fotografo, con questo nome corro coi Podisti da Marte. Andrea è il nome che porto nella vita, vita che con me è stata gentile mi ha dato amaro e dolce, luci ed ombre, amore ed odio.

domenica 9 ottobre 2011

Oggi è il giorno della consapevolezza

Oggi sono stato a casa, ho atteso Ale che tornasse dall'arrancabirra, una corsetta passeggiata difficoltosa nella Val d'Aosta, ho visto il dislivello di quota, la velocità con cui è stata percorsa e mi sono reso conto di una cosa, o forse l'ho sempre saputa ma non volevo ammetterlo, che è inutile, non riuscirò mai e poi mai a star dietro. Sarei scoppiato nell'arrancabirra, scoppio nella corsa. Io che atleta non sono mai stato, è ora che la smetta di prendermi in giro atleta non diventerò.
Vedo le foto radiose, divertite, di un mondo che non mi appartiene, ma qual'è il mondo che mi appartiene?
Ora diventa la parte difficile. Rendersi conto che si è forestieri, stranieri; come cambiare tutto ciò?

Sono sinceramente confuso e silenziosamente spaventato.

3 commenti:

  1. Andrea secondo me stare a casa da solo ti fa male :o)

    Ti assicuro che all'arrancabirra ci potevi essere anche tu se non fossi stato operato... è un trekking goliardico, almeno io la vedo così, e non un trail come fanno molti... quindi sistemati bene e vedrai che l'anno prossimo lo potrai fare anche tu :o)

    L'importante è non strafare e andare su tranquilli senza tirarsi il collo!!! (E bevendo birra naturalmente) :oP

    Quindi torna piano piano ad allenarti con tranquillità e a sistemare il ginocchio e presto correrai e farai trekking come li facevi prima :o)

    Un sorriso :)

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  2. Andrea, la penso pienamente come Marinz, visto che ho partecipato all'arrancabirra con Ale,Marino, Donata, Laura e tantissimi altri che l'hanno presa con spirito "goliardico".
    Tra l'altro si parlava di te e si diceva che l'anno prossimo avresti potuto partecipare anche tu, visto che ormai la rieducazione sarà terminata. Fidati, ci sarai anche tu nel 2012....non solo per la birra....
    A presto..

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  3. No, non penso di partecipare ad una corsa come questa, ne quest'anno ne mai. Io penso che la montagna vada affrontata con passo lento e cadenzato, con materiali ed attrezzature diversi rispetto alla corsa.
    So che per ma la montagna vuol dire molto, mi ha dato molto e mi ha sempre parlato con i suoi silenzi. Vedere questo serpentone colorato salire, vi dico la verità, mi infastidisce già in foto. A volte penso a quanta preparazione nei muscoli di chi ha corso l'arrancabirra, ma anche a quanta inesperienza in montagna per alcuni/molti di loro (testimonianza ne sono le molte cadute). Questo mio modo, romantico o particolare o pazzo, di vedere o intraprendere le avventure in montagna è un punto di vista, il mio punto di vista.
    Liberi di arrancare sui pendii delle montagne più alte e belle delle nostre Alpi, ma io preferisco continuare a sentirne la voce silenziosa.

    Per il resto vi ringrazio del sostegno morale, ma non credo sia una questione di infortunio, ma molto più generale. a presto!

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